OGGETTO: comunicato sulla sanatoria degli
studenti di medicina.
Adunanza del 3 novembre 2000
IL CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI
Sentiti i Relatori;
approva il seguente comunicato:
La Camera dei Deputati ha decretato la probabile
fine della spinosa vicenda riguardante gli studenti che, avendo fatto
ricorso contro il numero chiuso alle facoltà dell'area medica,
erano stati ammessi sub conditione e per un anno avevano frequentato
e sostenuto esami nei vari atenei italiani.
Alla Camera tutti si sono guardati bene
dal consultare il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, unico
organo di rappresentanza studentesca a livello nazionale, il quale si
era già soffermato su questo tema.
Il CNSU chiede per questo che il Senato,
prima della discussione in aula, convochi una sua audizione e tenga conto
dei pareri espressi dal medesimo. Occorre riflettere molto su come è
stato gestito in questi anni il problema del numero programmato.
La mancanza di una presa di posizione chiara
e certa da parte del Ministero a riguardo e la colpevole incertezza normativa,
relativa all’a.a. 1999-2000, hanno suscitato l’interesse di alcuni studi
legali provocando l'illusione in migliaia di studenti di poter eludere
il Test di ammissione, impegnandosi, anche economicamente, in interminabili
ricorsi al Tar.
La preoccupante tendenza a risolvere i problemi
universitari a colpi di sentenze dei tribunali amministrativi e la malafede
di chi ha sostenuto una campagna ideologica e/o di interessi basata esclusivamente
sui ricorsi senza poi preoccuparsi della situazione in cui venivano lasciati
questi studenti accolti forzatamente, in sovrannumero e con sei mesi di
ritardo dalle Facoltà, hanno completato il pasticcio.
Le Università, i TAR ed il Parlamento,
che hanno prodotto e alimentato questa situazione di totale confusione,
devono mettere tutto il loro impegno per risolvere il problema e per stabilire,
una volta per tutte, regole chiare e precise.
La formazione medica è evidentemente
professionalizzante e gestire l'accesso alle Università senza alcun
contatto con le esigenze del già saturo mondo del lavoro, è
utopico. Si sposta semplicemente la selezione a livello delle scuole di
Specializzazione, per le quali proprio in questi giorni si parla di una
ulteriore riduzione di posti, creando così schiere di disoccupati
a cui nulla serve aver studiato sei anni.
La lotta che stanno ingaggiando su tutti
i fronti Ministero dell'Università e della Sanità per accaparrarsi
la gestione della formazione medica continua a rinviare questo problema
con grave danno non solo per gli studenti ma per tutto il mondo sanitario.
Il CNSU, consapevole dell’ingiustizia arrecata
alle migliaia di studenti iscritti ai test di ingresso delle facoltà
a numero programmato che non hanno presentato ricorso, ritiene tuttavia
una ingiustizia ancora più grande l’esclusione degli studenti che
hanno ottenuto la sospensiva e che quest’anno hanno frequentato corsi
e sostenuto esami; chiede pertanto che il Senato ribalti la decisione
della Camera.
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