OGGETTO: Documento sulla valutazione della
didattica.
Adunanza del 16 novembre 2001
IL
CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI
APPROVA
IL SEGUENTE DOCUMENTO:
Questo documento intende fornire una
descrizione sulla situazione attuale italiana della valutazione
della didattica evidenziando problematiche e possibili proposte per
rendere ancor più efficaci e utili i vari strumenti approntati
dalle università e dal Ministero; il presente documento intende inoltre
analizzare alcuni aspetti della normativa vigente (legge 370/99)
evidenziando alcuni punti critici che il Consiglio intende sottolineare.
Risulta infatti evidente come una seria
programmazione da parte delle singole università ed una costruttiva
funzione di controllo del Ministero debbano porre particolare attenzione,
all’interno dei sistemi di valutazione, alla didattica; senza una
seria e attenta valutazione non ci può essere un effettivo miglioramento
dell’offerta formativa.
Il Consiglio crede quindi che la
componente studentesca giochi un ruolo fondamentale all’interno degli
Atenei nei processi valutativi; sarebbe assurdo parlare di didattica, ma
anche di qualità dei servizi e organizzazione della strutture,
prescindendo dagli studenti.
È innanzitutto da
rilevare come ancora oggi sia in parte disattesa dalla università
una reale volontà politica, ad istituire e rendere effettive le
commissioni paritetiche (art. 6 comma 5 legge 370/99) : ….. Gli
statuti degli atenei disciplinano l'istituzione di commissioni per l'esame
dei problemi relativi allo svolgimento delle attività didattiche presso
le competenti strutture composte pariteticamente da rappresentanti dei
docenti e degli studenti. Le commissioni esprimono parere circa la
compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli
obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche……).
Queste con precisi compiti di monitoraggio sulla didattica dovrebbero
essere di sostegno ad una reale attività di valutazione e aprirebbero ad
un dialogo costruttivo tra i vari soggetti presenti nel mondo
universitario di cui gli studenti ed i loro organi di rappresentanza sono
parte fondamentale.
All’interno del Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari è chiara la consapevolezza della molteplicità
delle problematiche riguardanti la valutazione del sistema universitario e
lo sforzo necessario per rendere valida un’indagine statistica su una
rilevazione di dati. Risulta anche evidente come una attenta valutazione
debba comprendere molti elementi e non possa essere solamente frutto della
raccolta dei dati provenienti dai questionari sulla didattica.
Ma si vuole comunque sottolineare quanto
questo strumento – cioè acquisire il parere ed i suggerimenti dagli
studenti – sia fondamentale e imprescindibile.
Il presente documento, quindi,
intende adesso esaminare brevemente alcuni aspetti in merito alla
rilevazione dei dati riguardanti la didattica avvalendosi dei dati forniti
dal Comitato Nazionale Valutazione Sistema Universitario.
ü
Nella legge 370/99 all’art. 1 comma 2 è previsto che
... I nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendone l'anonimato, le
opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche e
trasmettono un'apposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno.
Analizzando i dati forniti dalla università al CNVSU si evidenzia una
forte difformità tra i vari atenei italiani sia per aree geografiche che
per aree scientifiche; sono infatti ancora moltissime le università che
acquisiscono dati dagli studenti in merito alla didattica solo in maniera
parziale. Questo fatto evidenzia la necessità di rendere effettivo quanto
previsto dalla legge innalzando la percentuale di insegnamenti
rilevati ( molte sono le università che adesso effettuano un monitoraggio
su meno del 50% dei propri insegnamenti.)
ü
L’utilizzo dei dati raccolti presenta ancora molte
ambiguità. Infatti se molte università eseguono una raccolta dei dati
tramite questionari agli studenti, meno immediato è il passaggio di una
diretta influenza dell’esito dei dati raccolti sulla didattica , la
programmazione del corso e le modalità degli esami. È necessario
che il meccanismo della valutazione si articoli e diventi uno strumento di
verifica del lavoro, avendo chiari gli obbiettivi da perseguire
- in particolare un miglioramento della didattica, produrre una
comparabilità tra i sistemi, monitorare l’andamento delle attività e
gli eventuali problemi organizzativi - e le modalità con cui ogni singolo
ateneo intende raggiungerli. Nasce quindi anche la necessità di
sottolineare, come già il C.N.S.U. ha fatto in molti suoi pareri, la
necessità di prevedere la presenza della componente studentesca
all’interno dei Nuclei di Valutazione (solo alcune università adesso lo
prevedono).
ü
Il C.N.S.U. evidenzia anche la necessità di affrontare in
sede ministeriale gli aspetti finanziari legati ad uno sviluppo di tutte
le politiche intraprese dagli atenei per sostenere ed incentivare la
valutazione del sistema universitario .
ü
Per garantire e migliorare la qualità dell’offerta
formativa appare inoltre fondamentale dare ampio risalto a quanto previsto
dalla legge 370/99 all’art. 4 comma 4 … Le incentivazioni sono
erogate ai docenti di cui al comma 2, a condizione che le loro attività
didattiche siano valutate positivamente nell'ambito dei programmi di
valutazione della didattica adottati dagli atenei. Il Ministero
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, avvalendosi
del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario,
effettua il monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni del presente
articolo. Le incentivazioni dei professori e ricercatori
universitari per la didattica non possono solo fermarsi ad un monitoraggio
degli insegnamenti svolti , ma devono, come previsto dalla legge, non
prescindere dall’esito della valutazione . Legare parte delle
incentivazioni all’esito della qualità della didattica sarebbe di certo
una spinta concreta per un innalzamento dell’offerta formativa di tutti
gli Atenei in Italia.
Si intende adesso fornire alcuni
suggerimenti e proposte che nell’immediato possano andare direttamente
ad incidere sulla valutazione:
ü
Nella tutela delle norme rispetto alla riservatezza
risulta comunque necessario dare la maggiore visibilità possibile
all’esito dei dati raccolti. Accedere ai dati complessivi inerenti la
valutazione in ogni singolo ateneo sarebbe senz’altro un incentivo per
tutti gli studenti che hanno compilato la relativa modulistica e darebbe
agli stessi un primo segnale di utilità del sistema di valutazione.
Soprattutto in questa fase di avviamento concreto dell’autonomia
universitaria conoscere la qualità dell’offerta formativa insieme a
tutte le altre notizie che già adesso gli atenei diffondono è
decisamente un dato molto importante.
ü
Il Consiglio propone inoltre che già dall’anno accademico
in corso si attui una capillare raccolta dei dati attraverso i questionari
sulla didattica; la forma di distribuzione e raccolta deve tenere presente
molti fattori. Nonostante il Consiglio ritenga che il momento più
efficace della valutazione della didattica sia il superamento della prova
d’esame, prende atto che realisticamente gli studenti potrebbero
compilare il questionario durante la frequentazione del corso in aula. Si
suggerisce inoltre che la distribuzione e la successiva raccolta dei
questionari avvenga direttamente in aula ad opera di un funzionario della
facoltà.
Il Consiglio, ritenendo auspicabile al fine
di una completa valutazione del sistema a livello nazionale una base
comune di tematiche per tutti gli atenei, fornisce alcune indicazioni su
tematiche che dovrebbero essere inserite in un test di valutazione della
didattica:
Congruità dei programmi con il materiale
didattico indicato e fornito e il carico di lavori dichiarato ( i crediti
formativi assegnati )
- Valutazione dell’efficacia della
didattica e informazione sulla qualità della docenza ( Il docente
svolge regolarmente lezione? il docente è reperibile durante
l’orario di ricevimento? gli strumenti didattici che il docente
utilizza sono efficaci strumenti di sussidio alla didattica? le
modalità degli esami sono opportune per verificare le conoscenze
acquisite ? )
- Adeguatezza delle strutture e degli
strumenti alle esigenze didattiche.
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Organizzazione della facoltà
(compatibilità degli orari delle lezioni e delle date di esame ) |