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Documento sulla valutazione della didattica


CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI

Prot. n.150

Spedito il 22 dicembre 2001

   

Mozione

Al Ministro

S E D E

OGGETTO: Documento sulla valutazione della didattica.

Adunanza del 16 novembre 2001

IL CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI

APPROVA IL SEGUENTE DOCUMENTO:

Questo documento  intende fornire una descrizione  sulla situazione attuale italiana della valutazione della didattica evidenziando problematiche e possibili proposte per rendere ancor più  efficaci e utili i vari strumenti approntati dalle università e dal Ministero; il presente documento intende inoltre analizzare alcuni aspetti della normativa vigente (legge 370/99) evidenziando alcuni punti critici che il Consiglio intende sottolineare.

Risulta infatti evidente come una seria programmazione da parte delle singole università ed una costruttiva funzione di controllo del Ministero debbano porre particolare attenzione, all’interno dei sistemi di valutazione, alla  didattica; senza una seria e attenta valutazione non ci può essere un effettivo miglioramento dell’offerta formativa.

Il Consiglio crede  quindi che la componente studentesca giochi un ruolo fondamentale all’interno degli Atenei nei processi valutativi; sarebbe assurdo parlare di didattica, ma anche di qualità dei servizi e organizzazione della strutture, prescindendo dagli studenti.

   È   innanzitutto da rilevare come ancora oggi  sia in parte disattesa dalla università una reale volontà politica, ad istituire e rendere effettive  le commissioni paritetiche (art. 6 comma 5 legge 370/99) : ….. Gli statuti degli atenei disciplinano l'istituzione di commissioni per l'esame dei problemi relativi allo svolgimento delle attività didattiche presso le competenti strutture composte pariteticamente da rappresentanti dei docenti e degli studenti. Le commissioni esprimono parere circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche……).  Queste con precisi compiti di monitoraggio sulla didattica dovrebbero essere di sostegno ad una reale attività di valutazione e aprirebbero ad un dialogo costruttivo tra i vari soggetti presenti nel mondo universitario di cui gli studenti ed i loro organi di rappresentanza sono parte fondamentale.

All’interno del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari è chiara la consapevolezza della molteplicità delle problematiche riguardanti la valutazione del sistema universitario e lo sforzo necessario per rendere valida un’indagine statistica su una rilevazione di dati. Risulta anche evidente come una attenta valutazione debba comprendere molti elementi e non possa essere solamente frutto della raccolta dei dati provenienti dai questionari sulla didattica.

Ma si vuole comunque sottolineare quanto questo strumento – cioè acquisire il parere ed i suggerimenti dagli studenti – sia fondamentale e  imprescindibile.

Il presente documento, quindi,  intende adesso esaminare brevemente alcuni aspetti in merito alla rilevazione dei dati riguardanti la didattica avvalendosi dei dati forniti dal Comitato Nazionale Valutazione Sistema Universitario.

ü      Nella legge 370/99 all’art. 1 comma 2 è previsto che  ... I nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendone l'anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche e trasmettono un'apposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno. Analizzando i dati forniti dalla università al CNVSU si evidenzia una forte difformità tra i vari atenei italiani sia per aree geografiche che per aree scientifiche; sono infatti ancora moltissime le università che acquisiscono dati dagli studenti in merito alla didattica solo in maniera parziale. Questo fatto evidenzia la necessità di rendere effettivo quanto previsto dalla legge innalzando la percentuale  di insegnamenti rilevati ( molte sono le università che adesso effettuano un monitoraggio  su meno del 50% dei propri insegnamenti.)

ü      L’utilizzo dei dati raccolti presenta ancora molte ambiguità. Infatti se molte università eseguono una raccolta dei dati tramite questionari agli studenti, meno immediato è il passaggio di una diretta influenza dell’esito dei dati raccolti sulla didattica , la programmazione del corso e le modalità degli esami. È necessario  che il meccanismo della valutazione si articoli e diventi uno strumento di verifica del lavoro, avendo chiari gli obbiettivi  da perseguire  - in particolare un miglioramento della didattica, produrre una comparabilità tra i sistemi, monitorare l’andamento delle attività e gli eventuali problemi organizzativi - e le modalità con cui ogni singolo ateneo intende raggiungerli. Nasce quindi anche la necessità di  sottolineare, come già il C.N.S.U. ha fatto in molti suoi pareri, la necessità di prevedere la presenza della componente studentesca all’interno dei Nuclei di Valutazione (solo alcune università adesso lo prevedono).

ü      Il C.N.S.U. evidenzia anche la necessità di affrontare in sede ministeriale gli aspetti finanziari legati ad uno sviluppo di tutte le politiche intraprese dagli atenei per sostenere ed incentivare la valutazione del  sistema universitario .

ü      Per garantire e migliorare la qualità dell’offerta formativa appare inoltre fondamentale dare ampio risalto a quanto previsto dalla legge 370/99 all’art. 4 comma 4 … Le incentivazioni sono erogate ai docenti di cui al comma 2, a condizione che le loro attività didattiche siano valutate positivamente nell'ambito dei programmi di valutazione della didattica adottati dagli atenei. Il Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, avvalendosi del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, effettua il monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni del presente articolo.  Le incentivazioni dei professori e ricercatori universitari per la didattica non possono solo fermarsi ad un monitoraggio degli insegnamenti svolti , ma devono, come previsto dalla legge, non prescindere dall’esito della valutazione . Legare parte delle incentivazioni all’esito della qualità della didattica sarebbe di certo una spinta concreta per un innalzamento dell’offerta formativa di tutti gli Atenei in Italia.

Si intende adesso fornire alcuni suggerimenti e proposte che nell’immediato possano andare direttamente ad incidere sulla valutazione:

ü     Nella tutela delle norme rispetto alla riservatezza risulta comunque necessario dare la maggiore visibilità possibile all’esito dei dati raccolti. Accedere ai dati complessivi inerenti la valutazione in ogni singolo ateneo sarebbe senz’altro un incentivo per tutti gli studenti che hanno compilato la relativa modulistica e darebbe agli stessi un primo segnale di utilità del sistema di valutazione. Soprattutto in questa fase di avviamento concreto dell’autonomia universitaria conoscere la qualità dell’offerta formativa insieme a tutte le altre notizie che già adesso gli atenei diffondono è decisamente un dato molto  importante.  

ü     Il Consiglio propone inoltre che già dall’anno accademico in corso si attui una capillare raccolta dei dati attraverso i questionari sulla didattica; la forma di distribuzione e raccolta deve tenere presente molti fattori. Nonostante il Consiglio ritenga che il momento più efficace della valutazione della didattica sia il superamento della prova d’esame, prende atto che realisticamente gli studenti potrebbero compilare il questionario durante la frequentazione del corso in aula. Si suggerisce inoltre che la distribuzione e la successiva raccolta dei questionari avvenga direttamente in aula ad opera di un funzionario della facoltà.      

Il Consiglio, ritenendo auspicabile al fine di una completa valutazione del sistema a livello nazionale una base comune di tematiche per tutti gli atenei, fornisce alcune indicazioni su tematiche che dovrebbero essere inserite in un test di valutazione della didattica:

Congruità dei programmi con il materiale didattico indicato e fornito e il carico di lavori dichiarato ( i crediti formativi assegnati )

  • Valutazione dell’efficacia della didattica e informazione sulla qualità della docenza ( Il docente svolge regolarmente lezione? il docente è reperibile durante l’orario di ricevimento? gli strumenti didattici che il docente utilizza sono efficaci strumenti di sussidio alla didattica? le modalità degli esami sono opportune per verificare le conoscenze acquisite ? )
  • Adeguatezza delle strutture e degli strumenti alle esigenze didattiche.

·               Organizzazione della facoltà (compatibilità degli orari delle lezioni e delle date di esame )

Il segretario
f.to Paola Gironi

Il presidente
f.to Tommaso Agasisti