OGGETTO: Spunti di riflessione e proposte alla bozza
presentata dall’A.N.C.I. al convegno nazionale di Lecce del
24 e 25 Novembre.
Adunanze del 21 dicembre 2000
Il CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
Sentiti i Relatori;
APPROVA IL SEGUENTE DOCUMENTO:
La piattaforma in questione contiene delle innovazioni molto importanti, che
vanno nella direzione di un coinvolgimento maggiore degli studenti universitari
all’interno delle città sede d’università.
Lo studente, infatti; non può essere considerato solo come una fonte di reddito
e di ricchezza, ma come risorsa da valorizzare che necessita di un dispendio
d’energie e d’investimenti economici.
Una migliore qualità della vita (servizi, alloggi dignitosi a prezzi calmierati,
spazi, trasporti, eventi culturali e ricreativi …) dunque spetta anche
agli studenti universitari.
Tutta la piattaforma è incentrata sul diritto allo studio, in una forma più
ampia rispetto a quella cui è solito pensare, che va oltre i problemi
delle mense e degli alloggi per i borsisti, ma che s’interessa più a fondo
della generalità degli studenti dentro una città, di come gli studenti
s’integrano all’interno del tessuto cittadino e di come questi spesso
lo modificano anche restando fuori dei luoghi decisionali.
La discussione tenutasi a Lecce è stata il primo passo proficuo verso la diffusione
di questi nuovi temi che si stanno affermando in alcune città sedi d’Università.
La rappresentanza studentesca stessa, da anni porta avanti battaglie verso
una maggiore attenzione ai temi della presenza degli studenti universitari
nelle città. Da questa piattaforma, si può trovare un punto d’intesa tra
comuni e studenti, per la diffusione della stessa e per l’affermazione
dei principi contenuti all’interno.
I comuni sedi di città universitarie rappresentati a Lecce erano pochi come
gli studenti presenti. Ciò implica che dovremo trovare forme di comunicazione
ulteriori per diffondere il progetto che si profila essere comune tra
amministrazioni locali e studenti: giornali, mezzi stampa e incontri organizzati
in maniera congiunta da C.N.S.U. e A.N.C.I. in ogni regione italiana nell’arco
del prossimo anno, prima dell’entrata in vigore della nuova riforma universitaria.
La diffusione da fare in maniera diretta e sul campo è indispensabile
in questa fase. In particolare questo progetto potrà avere particolare
risonanza nelle città medio-piccole dove la presenza degli studenti incide
molto sulla vita della città.
Le proposte di modifica alla piattaforma sono essenzialmente
due.
La prima è di allargare la partecipazione alle consulte studentesche anche
alle associazioni studentesche formalmente riconosciute e che operano
sul campo, anche se queste non presentano rappresentanze all’interno degli
organi centrali d’ateneo.
La seconda è di chiedere ad A.N.C.I. e C.R.U.I. di poter partecipare come
C.N.S.U. al tavolo di discussione permanente che è in fase di costituzione,
di fatto un tavolo di discussione permanente a tre. La proposta potrebbe
valorizzare il lavoro del C.N.S.U. (degli studenti) ed avere un ruolo
importante nella fase di programmazione e progettazione politica.
Il percorso più facile potrebbe essere quello di incontrare, per gennaio 2001,
i sindaci coordinatori del progetto e il presidente della C.R.U.I. per
definire le strategie d’azione comune.
|