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Parere n.ro 1 - 2002

PRESCRIZIONI UNIVERSITARIE

ANNO ACCADEMICO 2002/2003





CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

Prot. n. 

Spedito il 24/04/2002

Parere generale n.1

 

All’On.le Ministro
S E D E

OGGETTO: Mobilità studentesca internazionale.


Adunanza del 24 aprile 2002

IL CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI


Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari intende, con questo documento, portare all’attenzione del Ministro un problema di particolare rilevanza. 

Il CNSU considera uno degli obiettivi strategici che la politica del MIUR si deve porre, l’incentivazione e il potenziamento la mobilità degli studenti italiani. 

Innanzitutto, si sottolineano quelli che, a parere del Consiglio, rappresentano le finalità ed i presupposti principali della mobilità studentesca in oggetto.

1. Il mondo di oggi, ed il mondo del lavoro in particolare, è dotato di strumenti ed orizzonti che travalicano di fatto i confini nazionali. Gli studenti del nostro paese hanno di fatto non solo l’interesse, ma anche il diritto di poter avere la possibilità di iniziare il coinvolgimento con atenei di paesi esteri, già durante il loro percorso formativo. Questa osservazione ha ancora più rilevanza nel contesto dell’istruzione universitaria, che svolge per sua stessa natura un compito di formazione globale della personalità degli individui, che va ben oltre l’acquisizione di nozioni e concetti.

2. Il 2002 rappresenta un anno particolarmente significativo nella storia dell’Europa. L’avvento dell’euro, infatti, costituisce un passo decisivo verso una effettiva integrazione dei Paesi dell’Unione Europea. In tale contesto, non si può non prevedere un ruolo prioritario dell’Università nell’inserimento dei giovani italiani nella dimensione europea della cultura.

3. Questo scopo non può essere raggiunto se non predisponendo strumenti (strutturali e finanziari) adeguati, che permettano ai nostri studenti non solo di avere effettiva possibilità di attuare questo scambio, ma anche di effettuarlo in modo efficiente ed efficace.

Stanti queste premesse, il Consiglio intende in questo documento:

A. delineare e brevemente analizzare le cause che, a parere del Consiglio, limitano lo sviluppo delle esperienze di mobilità estera dei nostri studenti

B. formulare al Ministro alcune proposte di intervento immediato, su criticità palesi da risolvere nel minor tempo possibile.

PARAGRAFO A. Le criticità più macroscopiche all’interno del nostro sistema di mobilità estera possono essere ricondotte a:

· scarsità informative: scarsa informazione sulle effettive possibilità esistenti di trascorrere parte del proprio iter formativo all’estero. Gli Atenei non riescono a predisporre una rete informativa adeguata, e gli studenti risultano disorientati e poco informati. Inoltre, la maggior parte degli studenti ha una limitata idea dei vari programmi esistenti, riducendo la propria conoscenza al programma Erasmus.

· Importo insufficiente della borsa di studio. La borsa minima del programma Erasmus, messa a disposizione dalla Comunità Europea, è di appena 150 € mensili. Se si considera che talvolta le Università e le regioni non incrementano con fondi propri tale importo, esso risulta certamente insufficiente per gli studenti che non hanno a disposizione mezzi finanziari familiari adeguati.

· Riconoscimento degli esami sostenuti all’estero. A causa della confusione con cui vengono gestiti i rapporti prima della partenza per il paese estero, è frequente il caso di esami sostenuti all’estero che non vengono pienamente riconosciuti dai Corsi di Studio.

Il CNSU auspica inoltre una indagine da parte del Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario che possa fornire dati significativi circa i periodi di studio all’estero degli studenti italiani.

PARAGRAFO B. proposte di intervento immediato.

Il CNSU intende in questa fase suggerire interventi sul programma di mobilità più diffuso, ferma restando la propria disponibilità a collaborare in merito ad altri progetti (esistenti oppure da creare). Il CNSU propone dunque quanto segue:

1. per quello che riguarda l’entità della borsa di studio per gli studenti che aderiscono al programma, l’attuale importo minimo erogato dalla Comunità Europea è di 150 €. Poiché non sempre le Università e le Regioni integrano tale importo con propri contributi, accade che vi siano studenti che si trovano a vivere, durante il loro percorso di studi in un paese estero, con 150 € al mese. 

· Il CNSU dunque propone al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di esporre tale problematica nelle sedi competenti dell’U.E., proponendo di innalzare l’importo pro-capite mensile della borsa di studio a 250 € lasciando invariato il numero di borse erogate.

· Si propone anche di porre l’obiettivo, nella prossima programmazione triennale, di creare un apposito Fondo Nazionale vincolato a borse di studio per l’estero, con il quale aumentare il n° e l’importo delle borse di studio in Italia. Tale impegno dovrebbe essere assunto anche nel prossimo Dpef (documento di programmazione economica e finanziaria) che il Governo si appresta ad assumere entro l’estate.

Tale fondo potrebbe essere distribuito tra i vari Atenei utilizzando criteri che premino le università che più investono fondi propri per la mobilità internazionale degli studenti così come già accade per le regioni e come previsto dall’art.16 del DPCM9 aprile 2002

2. Per quello che riguarda il riconoscimento degli esami sostenuti all’estero, il Consiglio suggerisce di prevedere una normativa che imponga agli Atenei di predisporre adeguate informazioni agli studenti in procinto di partire per i Paesi esteri. Occorre in pratica che gli Atenei (e al loro interno i Corsi di Studio) si preoccupino di creare intese con gli Atenei esteri al fine di stabilire gli esami “a mutuo riconoscimento” da proporre agli studenti che aderiscono ai programmi di scambio. Disposizioni che prevedono il riconoscimento degli esami sostenuti all’estero sono spesso previste, ma sovente disattese. Ovviamente, rimarrebbe necessario rendere queste pratiche libere e flessibili, permettendo ai docenti e alle Commissioni Didattiche di pattuire equipollenze su ulteriori insegnamenti, previa certificazione e documentazione agli studenti nel periodo antecedente all’inizio dell’esperienza estera.

3. Sarebbe inoltre opportuno prevedere il potenziamento del sistema informativo e di supporto logistico per gli studenti stranieri che vengono a trascorrere un periodo di studio in Italia.

Se è infatti noto come gli studenti italiani che trascorrono periodi di studio in altri paesi non trovino sostanziali difficoltà nel reperire un alloggio e ad essere perfettamente integrati nel sistema universitario ospitante sono altrettanto note le difficoltà che gli studenti stranieri incontrano all’arrivo in Italia.

Il CNSU si rende disponibile per una collaborazione fattiva sulla tematica oggetto della delibera

IL SEGRETARIO
f.to Paola Gironi

 

Il PRESIDENTE
f.to Tommaso Agasisti