OGGETTO: |
parere del
CNSU su problematiche connesse alla riforma universitaria. |
Adunanza del 30 maggio 2002
IL CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI
UNIVERSITARI
APPROVA IL SEGUENTE DOCUMENTO:
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ACCESSO ALLA LAUREA SPECIALISTICA: con
l’attivazione delle lauree specialistiche (di seguito LS) dal prossimo anno
accademico si pone un problema di regola degli accessi al biennio da parte
degli studenti che abbiano conseguito la laurea (di seguito L).
La convenienza o meno di proseguire nel percorso
di studi dipenderà in larga misura dalla spendibilità del titolo triennale e
dalla capacità della L di fornire una formazione metodologica di base e una
preparazione professionale adeguate all’ingresso nel mondo del lavoro.
Fermo restando il diverso valore legale dei
titoli di L e LS e considerando necessario per il buon funzionamento della
riforma che entrambi i livelli, triennale e biennale, abbiano una loro
specificità formativa, il CNSU, fatta salva l’autonomia degli atenei, ritiene
che l’accesso alla LS debba essere consentito a tutti i laureati triennali che
intendano proseguire nel percorso di studi senza preclusioni ed introduzione di
numeri chiusi, verificando il soddisfacimento curriculare dei crediti necessari
all’accesso.
In ogni caso il CNSU ribadisce la necessità che
nel periodo di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento e nelle more
dell’attivazione delle LS l’accesso al biennio sia garantito a tutti gli
studenti che intendono proseguire. A questi studenti occorrerà, infatti,
garantire la possibilità di realizzare l’aspettativa, maturata al momento
dell’immatricolazione, ad intraprendere un percorso di studi articolato sui
livelli tre e due. S’invita, pertanto, il sig. Ministro a vigilare affinché da
parte degli atenei non siano modificate in corso d’opera le condizioni per
accedere alla LS.
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TEMPI D’ACCESSO ALLA LS: in considerazione del
fatto che la L può essere conseguita nei diversi periodi dell’anno accademico
corrispondenti alle varie sedute di laurea, si pone un problema per quanto
riguarda i tempi dell’accesso alla LS.
A tale riguardo le università hanno talvolta
predisposto dei meccanismi d’iscrizione sotto condizione, ad es. fissando un
numero massimo di crediti mancanti al conseguimento della L per poter accedere,
con il riconoscimento temporaneo di un debito formativo, alla LS, oppure
consentendo l’iscrizione al biennio in due momenti dell’anno accademico.
Il CNSU ritiene che l’iscrizione alla LS debba
essere consentita a tutti gli studenti in possesso del titolo triennale in
qualsiasi momento dell’anno accademico.
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CONTRIBUZIONE STUDENTESCA: per quanto concerne
la contribuzione studentesca e la possibilità paventata che siano applicati
sistemi di tassazione differenziati per il triennio e per il biennio, con
conseguente possibile aumento delle tasse soprattutto nel biennio
specialistico, il CNSU ritiene che le tasse degli studenti non debbano subire
ulteriori aumenti. Il CNSU auspica, altresì, che quanto prima divengano
cogenti le sanzioni a carico delle università che superino il limite previsto
dalla legge alla contribuzione studentesca ed esprime tutta la sua contrarietà
rispetto all’ipotesi che il limite fissato nel 20% del FFO (art.5 c.1 D.P.R.
306/97) sia considerato valido esclusivamente per gli studenti iscritti ai
corsi di laurea. Tale limite deve essere calcolato sulla somma dei contributi
degli studenti iscritti alla L e alla LS.
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REQUISITI MINIMI: per quanto concerne
l’applicazione alle L e alle LS dei requisiti minimi fissati nel documento del
CNVSU 17/01 Requisiti minimi di risorse per i corsi di studio universitari,
il CNSU ritiene necessario adeguare i parametri proposti alle diverse esigenze
degli atenei italiani, in particolare evitando di individuare criteri
eccessivamente rigidi e predeterminati in astratto che non tengano conto della
situazione degli atenei medio-piccoli e delle effettive possibilità
d’innovazione e ideazione di nuovi CL e CLS che potrebbero trovarsi in
contrasto con i suddetti requisiti minimi. Gli atenei medio-piccoli potrebbero
esserne penalizzati in quanto potrebbero non rientrare nei suddetti parametri
ed essere nell’impossibilità di attivare i corsi (si veda il parere del CNSU
sul documento 17/01 spedito in data 21 gennaio 2002).
Il rischio a
questo riguardo è che non si tenga nella dovuta considerazione la
proporzionalità dei parametri rispetto alla situazione del singolo ateneo, con
l’ovvia conseguenza che una tale rigidità, se portata agli estremi, potrebbe
comportare un massiccio spostamento di studenti che intendono proseguire nel
biennio specialistico verso le università di maggiori dimensioni, con ovvi
disagi per queste università e, soprattutto, per gli studenti.
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