OGGETTO: |
Regolamento per ammissione dei medici alle scuole di
specializzazione (art. 36 D. lgs. 368/99). |
Adunanza
del 20 giugno 2002
IL
CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI
Vista la lettera ministeriale (Ufficio
Legislativo) prot. n. 654/III.6/02 del 16.05.2002 con la quale è stato chiesto
il parere concernente l’oggetto;
Sentiti i
Relatori;
ESPRIME AL SIG.
MINISTRO LE CONSIDERAZIONI ED IL PARERE SEGUENTI:
Una delle
problematiche più sentite attualmente da chi comincia le Scuole di
Specializzazione è la scarsa chiarezza e uniformità delle prove di ammissione di
cui non si conoscono spesso le modalità e soprattutto i tempi.
Questo poteva
pregiudicare in passato la possibilità per tutti i meritevoli di accedere a tali
Scuole.
Il decreto cerca di
chiarire e rendere pubbliche le condizioni in un momento fondamentale per la
carriera dei giovani medici qual è l'ammissione alla Specializzazione.
Il CNSU ritiene
necessario richiedere alcune specificazioni:
·
Il decreto
fissa al 31 luglio la pubblicazione del Bando delle singole università. Sarebbe
auspicabile che per quella data fosse data anche indicazione del numero di borse
assegnate, poiché il numero di posti determinerà le scelte del medico che d'ora
in avanti sarà costretto, lo ricordiamo, a scegliere una sola scuola dove
tentare di essere ammesso.
·
E' molto
importante evitare i gravi e inaccettabili ritardi che hanno colpito gli esami
di ammissione negli ultimi anni, così da rendere inesistente la formazione dei
medici per il primo anno di iscrizione alle Scuole, poiché le graduatorie
definitive venivano rese note quasi alla fine dell'anno accademico. Il CNSU
propone quindi che il decreto specifichi che le date delle prove di ammissione
per tutte le tipologie debbano essere comprese tra i mesi di novembre e
dicembre, al fine di rendere possibile la partecipazione di quel gran numero di
medici che si laurea nella sessione di ottobre.
·
Si propone,
inoltre, che il decreto preveda che la pubblicazione dell'archivio generale
delle domande sia effettuato sul sito del MIUR e non oltre i 30 giorni prima
della data della prima prova di ammissione. Si auspica che l’archivio generale
venga prodotto prima del triennio 2002-2005 e che nel periodo
transitorio ci possa essere una omogeneità delle domande o un controllo del MIUR.
·
Una novità
importante sancita dal decreto è certamente l'obbligo di far coincidere le date
delle prove di ammissione, così da rendere possibile la partecipazione del
candidato in una sola Scuola. Non si è contrari a questa novità purché si
preveda una soluzione per coprire gli inevitabili posti vacanti rimasti in
alcune Scuole, date le ovvie differenze del numero di candidati nelle varie
sedi. Il CNSU propone che le Scuole, che non abbiano assegnato tutte le borse
disponibili bandiscano, entro 60 giorni dalla prima prova e comunque entro
febbraio, un concorso con le stesse modalità del primo, a cui siano ammessi
tutti quegli studenti che non abbiano partecipato al primo in quella data sede e
che non siano risultati idonei in altre sedi.
·
Riguardo poi
ai punteggi proposti sembra, francamente, troppo alta la soglia di 48 punti
(ottenibili ad esempio rispondendo correttamente a 50 domande e sbagliandone
solo 10) per l'ammissione alla prova pratica. Poiché la prova pratica ha alto
valore e offre tutte le possibilità alla commissione giudicatrice di selezionare
ulteriormente i candidati, si propone che la soglia di ammissione sia fissata a
38 punti.
·
Da ultimo
sembra che, nel giudicare i titoli, sia fuorviante basare l'attribuzione di
punti relativi a b.3 e b.4 sul numero (b.3_attività elettive certificate
attinenti la tipologia di specializzazione: corsi monografici, internati
elettivi in Italia e all’Estero; b.4_pubblicazioni a stampa, o lavori che
risultano accettati da riviste scientifiche attinenti la specializzazione).
Infatti tra le pubblicazioni esistono grandi differenze di valore (ad esempio
impact factor della rivista) e lo stesso discorso vale per le attività elettive.
Si propone che il punteggio sia attribuito dalla commissione con un giudizio più
globale e non con il semplice conteggio numerico, anche per evitare poco seri
fenomeni di moltiplicazione di pubblicazioni e attività.
Concludendo il CNSU
esprime comunque soddisfazione perché si è cercato di attuare il Decreto
legislativo 368/99 che da tanti anni aspettava di essere normato, e spera che le
proprie riserve possano essere accolte a vantaggio di tutto il sistema delle
Scuole di Specialità, verso standard europei.
Il Consiglio rimane
tuttavia perplesso per la mancanza di dati in suo possesso riguardanti i fondi
destinati all’applicazione della 368/99 o di una sola parte di essa come avviene
in questo caso (art.36 com.1).
Il CNSU ribadisce l’importanza dei
medici in formazione specialistica per il funzionamento delle strutture
sanitarie e auspica che i posti disponibili non vengano diminuiti, al fine di
raggiungere la parità tra numero di laureati e posti di Specializzazione.
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